Seconda proposta: I Grandi Deserti

SECONDA PROPOSTA: I GRANDI DESERTI
[Min.6 - Max.15 Partecipanti]
“Io amo il deserto. Amo la pianura infinita che trema nel riflesso della fata morgana. Le frastagliate vette di roccia. Le catene di dune che somigliano a onde di un oceano pietrificato. Amo il semplice, duro lavoro nella semplicità del campo, sia quando la notte è chiara e il freddo taglia le ossa, sia quando la tempesta di sabbia infuria e morde la pelle…. Il deserto è terribile e spietato, ma chi lo ha conosciuto è costretto a ritornarci.”
Conte Làszlo Ede Almàsy (1895-1951)
Questa è l’essenza della proposta di viaggio: un tour di otto giorni attraverso il deserto occidentale egiziano ripercorrendo le tracce dei mitici esploratori degli anni 20-30 (Almàsy, Bagnold, Clayton,Hassanein Bey, Prince Kamal al Din,), sulle tracce dell’armata perduta del re persiano Cambise che circa 2500 anni fa mosse da Tebe con il suo esercito di 50000 soldati alla conquista dell’oasi di Siwa, ma quasi giunto, un tremendo ghibli li seppellì completamente (Erodoto, le storie), sulle tracce dei campi dei LRDG (Long Range Desert Group, truppe speciali inglesi che durante l’ultimo conflitto attraversavano il deserto infiltrandosi nelle linee dell’Asse) fino a ripercorrere la linea del fronte della tremenda battaglia di El Alamein.
Una proposta nuova ed inedita che vi porta a solcare zone aperte solo di recente al turismo e come tali intatte e in parte inesplorate. Località come “il cimitero delle balene”, Bahariya, deserto nero, Farafra, deserto bianco, campo Almàsy, Gran Mare di Sabbia, Siwa, depressione di El Qattara, colline dell’Himeimat, El Munassib, El Alamein sono solo alcuni nomi delle località che visiteremo, ma il solo nominarle evoca epoche di grandi esploratori, grandi battaglie, paesaggi irreali e fantastici. Un tour che si articola fra oasi verdi ricche di storia a deserti ove i millenni e le forze della natura hanno disegnato panorami unici al mondo, paradiso di storici, geologi, naturalisti e paleontologi, a luoghi ove uomini in armi hanno combattuto, sofferto e sono morti.
Depressione di Qattara. [Per Il Cairo ed El Alamein, vedere il primo itinerario.] Paradiso naturalistico, foreste pietrificate, montagne di corallo, fossili di ogni specie accompagnano l’esploratore nei difficili passaggi fra sabbie insidiose e rocce acuminate. Al suo apice l’oasi di el Moghra: lago salato contornato da canne palme e piccole dune di sabbia soffice.
Siwa. Dopo la fantastica e surreale traversata della depressione, si raggiunge la più grande oasi del deserto occidentale, mèta o punto di sosta delle carovaniere fin dall’antichità. Unica, abitata da una popolazione berbera migrata dalla Libia, vi si parla il siwi, dialetto locale non compreso dalle altre popolazioni. Con più di 300 sorgenti (una volta più di 1000), ottanta laghi, è una distesa infinita di palmeti, uliveti, aranceti e percorrere le sue viuzze ombrose è refrigerio e gioia dopo la traversata della arida depressione. Le fonti di Cleopatra; Bir Waed, una sorgente ferrosulfurea alle porte sud dell’oasi; il tempio dell’oracolo di Ammone che vide l’armata di Alessandro giungere per chiedere dell’origine divina del suo condottiero; la città dei morti, Gebel Mawta, collina al cui interno sono custodite tombe romane, egizie e greche; la cittadella di Shali, costruita in fango e sale e distrutta dalle piogge torrenziali del 1926. Un mondo a parte, isolato per millenni,perla verde incastonata nel deserto assoluto.
GSS e Ain Dalla. Lasciata Siwa, con i suoi laghi, canali e palmeti, ci si addentra in quello che è noto come il gran mare di sabbia (Great Sea of Sands = GSS). Il GSS, il nulla, territorio immenso e sconosciuto fino ai primi del novecento, attraversato solo da carovaniere che provenienti da Cufra in Libia, erano dirette a Siwa o alle altre oasi maggiori. Lo attraversano le dune, gigantesche immense formazioni in continuo lento movimento di circa 10-20 metri l’anno. Le dune emettono un suono misterioso e affascinante, infatti nella quiete del deserto a volte si percepisce un suono cupo, sordo, come di un reattore in lontananza: sembra essere la dilatazione termica che agisce sulle particelle di quarzo di diverso diametro della sabbia, ma nessuno sa con precisione da dove provenga il “singing sand” coniato da Bagnold. Passare la notte nel GSS è una emozione unica e irripetibile, il silenzio, le stelle la pace assoluta. Il GSS è costellato di reperti umani: relitti aerei, campi base dei LRDG, pozzi petroliferi abbandonati, tracce di campi e solchi di spedizioni scientifiche che risalgono agli anni 20 30. Considerata la porta di uscita o ingresso per il gran mare di sabbia, Ain Dalla è una minuscola oasi sede di check-point della polizia ove il conte Almàsy pose il campo base per la sua spedizione nel GSS, ultimo punto di approvvigionamento per l’acqua prima della immensa distesa di sabbia e dune.
Farafra e il deserto bianco. Posta a mezzavia fra Bahariya e Dakhla, sormontata da una fortezza medievale grazie alla ricchezza delle sorgenti di ottima acqua è un centro di primaria importanza per la produzione vegetale. Caratteristici sono i murales risalenti a diverse epoche che tappezzano le case di Al-Qasr, l’unico villaggio. Nota nell’antichità con il nome di To-ihe (la terra delle mucche) come tributo alla dea Hathor, dea dell’amore e della fertilità con corpo umano e testa di bovino. Tutto intorno si estende il famoso deserto bianco, così chiamato perché in lontananza sembra una distesa innevata: montagne di cristallo che riflettono al sole e colline di gesso candido erose dal vento e dalla sabbia che assumono le forme più strane: a fungo, a candela, antropomorfe, a pan di zucchero: sembra di essere su un altro pianeta.
Oasi di Bahariya e deserto nero. Nota fin dal tempo dei faraoni per la ricchezza e bontà del suo vino e tappa intermedia delle carovaniere e dei pellegrini diretti alla Mecca, nel 1996 la comunità scientifica internazionale venne scossa dalla sensazionale notizia del ritrovamento nel sottosuolo di una necropoli di epoca tolemaica con migliaia di mummie (mummie dorate): è la più grande necropoli finora trovata. Segni di una remota attività vulcanica sono la ricchezza di ferro manganese basalto e quarzite che ricoprono il deserto circostante, da cui il nome di deserto nero, che danno l’aspetto di un paesaggio unico e inquietante in contrasto con il verde dei palmeti, con molte sorgenti ferro-sulfuree ristoro salutare per i viandanti. Insediamenti preistorici nei dintorni sono testimoniati dai numerosi manufatti in selce che si ritrovano sul terreno
Fayoum e il cimitero delle balene. Oasi vicina al Cairo, alimentata dalle acque del Nilo, nota per la ricchezza e bontà delle coltivazioni arboree. In direzione sud-ovest è presente una depressione (wadi hitan), antico fondo marino, al cui interno si trovano numerosi scheletri di cetacei pietrificati (basilosaurus isis) alcuni lunghi fino a 18 metri. Dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.
Formula ALL INCLUSIVE (tasse, visti, permessi militari, assicurazione,attrezzatura, volo, soggiorno, pasti e quant'altro vi viene in mente); bevande negli alberghi escluse.

PROGRAMMA:

  • 1º gg: Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto di Malpensa, imbarco per il Cairo. Arrivo al Cairo; incontro e assistenza per le formalità doganali, trasferimento in Hotel; cena e pernottamento
  • 2º gg : Al mattino presto, imbarco sui fuoristrada e partenza per el Fayoum e Wadi Hitan (cimitero delle balene), direzione oasi Bahirija e pernottamento nell'oasi.
  • 3º gg: Attraversamemto deserto nero, montagna di cristallo, deserto bianco e pernottamento in tenda.
  • 4º gg: Gran Mare di Sabbia, per puntare a Siwa
  • 5º gg: Gran mare di Sabbia (incontrando relitti, campi LRDG, pozzi etc).
  • 6º gg: Arrivo a Siwa, visita completa e pernottamento in hotel
  • 7º gg: Direzione Alessandria, visita e pernottamento in hotel.
  • 8º gg: Cairo; congedo della spedizione e rientro in Italia.

    La proposta comprende: 1 notte al Cairo Hotel 5* / 1 notte a Siwa in Hotel / 1 notte a Baharija in casa locale / 1 notte ad Alessandria in Hotel 4* / 3 notti in campo attrezzato nel deserto. Trattamento di pensione completa bevande incluse (escluse negli alberghi). Attrezzatura per i campi nel deserto (tenda, materassino, saccopelo, etc). Trasferimenti di ogni tipo. Permessi delle Autorità Militari. Guida italiana.
    QUOTA INDIVIDUALE: 1320 EURO
    Nota: il programma esposto è suscettibile di variazioni nei percorsi e nelle soste in base alle esigenze locali che possono sopraggiungere senza pregiudicarne l'essenza. I pasti di mezzogiorno sono "on the road", la cena in campo attrezzato con fuoco e bivacco; le tende sono del tipo igloo a 2 o 3 posti; le camere d'albergo sono a due letti.
    LE PRENOTAZIONI SONO ACCETTATE ENTRO 45 GG DALLA PARTENZA. FAR PERVENIRE ALLA MIA MAIL COPIA SCANNERIZZATA DEL PASSAPORTO ALMENO 30 GG PRIMA DELLA PARTENZA.
    PER INFORMAZIONI, PRENOTAZIONI E QUANT'ALTRO, CONTATTATEMI VIA E-MAIL.
  • 16 Aprile 2008 / v05

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